Basilea 2, il nuovo accordo internazionale sui requisiti patrimoniali
delle banche, rappresenta un’occasione importante per il rilancio
della competitività del Paese, visto che si declina come
una grande opportunità per le Piccole e Medie Imprese di
aumentare efficienza e produttività. Le banche, sotto l’incalzare
delle nuove regole, modificheranno comportamenti e procedure note
e le imprese dovranno cambiare il loro approccio con le banche.
L’accordo
di Basilea 2 segna un importante momento di trasformazione non solo
per l’impresa e le banche ma anche per la professione di Dottore
Commercialista.
Il Dottore Commercialista infatti può rivestire un ruolo
di prim’ordine andando ad inserirsi tra la banca, che richiede
all’impresa informazioni nuove e appropriate e l’impresa
stessa, che spesso non ha la consapevolezza di possederle o più
semplicemente non è in grado di rappresentarle correttamente.
In questo contesto il Dottore Commercialista, forte del rapporto
“speciale” che lo lega all’impresa diventa consulente
d’impresa, attento agli aspetti economici, finanziari e di
controllo d’impresa, e capace di facilitare la comunicazione
tra l’impresa e il sistema bancario. Questo contribuisce a
creare un maggior clima di trasparenza nei rapporti fra banche e
clienti con benefici sia per la sostenibilità del sistema
bancario che del mantenimento delle linee di credito a tassi convenienti.
In concreto il Dottore Commercialista può supportare l’azienda
effettuando un check-up finanziario, individuando gli elementi di
criticità (non solo finanziari), le opportunità e
le modalità di migliorare il rapporto con gli istituti di
credito ed i fornitori di capitale.
Alla luce di quanto esposto proponiamo una serie di documenti da
noi predisposti e/o sintetizzati dai quali potrete evincere un quadro
del sistema delineato da Basilea 2.
Per ulteriori richieste e/o delucidazioni restiamo a Vostra disposizione
al seguente indirizzo mail:info@studiocamagni.it
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